Validare un Modello di Business

Un modello circolare multistakholders nato da insight e test, coinvolgendo funzioni diverse in un percorso strutturato.

2023

Scegliere

Testare

Sfida

La transizione verso modelli sostenibili non avviene per caso: richiede visione, metodo e collaborazione tra funzioni. Questo progetto mostra come attivare un cambiamento concreto, partendo dalle idee delle persone e arrivando a un modello operativo testato.

Un progetto strategico per ridurre l’impatto ambientale e creare nuove opportunità di business attraverso la rigenerazione di prodotti esistenti.

Un’azienda del settore delle apparecchiature professionali voleva esplorare un nuovo modello circolare, basato sulla rigenerazione dei propri prodotti. L’obiettivo era duplice: offrire un’alternativa più sostenibile e accessibile per i clienti sensibili al prezzo, e ridurre l’impatto ambientale attraverso il riuso e il remanufacturing. Ma trasformare questa visione in un modello concreto richiedeva di affrontare complessità tecniche, operative e strategiche. Sono stato coinvolto per facilitare il processo: dalla raccolta delle idee fino alla sperimentazione concreta, con un percorso basato su co-creazione, modellazione iterativa e test sul campo.

Problema

Lanciare un nuovo modello rigenerativo richiede di superare ostacoli tecnici, logistici e culturali.

L’idea di base era chiara: dare nuova vita a prodotti usati, offrendo una proposta sostenibile e più economica. Ma i vincoli erano numerosi: componenti non più disponibili per modelli datati, una logistica inversa da integrare in flussi consolidati, e l’esigenza di garantire qualità e affidabilità pari al nuovo. Inoltre, serviva coinvolgere diverse funzioni aziendali – dall’R&D alle operations, fino al commerciale – in un progetto che andava oltre i confini abituali. Il rischio era quello di rimanere nel dominio delle buone intenzioni. Per evitarlo, serviva un processo strutturato ma flessibile, capace di unire strategia e operatività.

Approccio

Dall’ascolto interno all’attivazione di un progetto strategico.

Il progetto è nato da un’attività di crowdsourcing interno, lanciata per raccogliere idee su come ridurre l’impatto ambientale. L’idea vincente – rigenerare prodotti dismessi – ha ottenuto subito il supporto della leadership. Abbiamo formato un team trasversale, con persone provenienti da R&D, operations, design, business development e vendite. Il coinvolgimento attivo dei team fin dalle prime fasi è stato decisivo per costruire un senso di ownership e allineamento.

Dalla visione al modello operativo, affrontando ostacoli concreti.

Abbiamo facilitato due workshop chiave.
Il primo, di natura strategica, ha permesso di costruire la prima versione del modello circolare, usando strumenti come:

  • Circular Business Model Canvas, per mappare flussi di valore e vincoli logistici

  • Value Proposition Canvas, per comprendere i bisogni e i benefici per i clienti

  • Scenario Planning, per anticipare criticità e opportunità future

Il secondo workshop, più operativo, ha coinvolto i team tecnici per affrontare problemi reali: componenti da sostituire, gestione dei resi, controlli qualità e processi di rigenerazione. Il confronto diretto ha generato soluzioni concrete e ha creato una base solida per passare alla sperimentazione.

Validare, ottimizzare, scalare: un percorso graduale e misurabile.

Il processo è stato strutturato in tre fasi progressive:

  • Fase 1 – Validazione tecnica: una singola unità è stata rigenerata per testare la fattibilità

  • Fase 2 – Ottimizzazione: dieci unità sono state lavorate per affinare il processo e risolvere le criticità

  • Fase 3 – Scalabilità: cento unità rigenerate per testare la ripetibilità, stimare costi e raccogliere dati
    Ogni fase ha prodotto apprendimento concreto, evidenziando opportunità di miglioramento e validando la sostenibilità del modello. Il tutto con un approccio iterativo, orientato al miglioramento continuo.

Risultati

Un modello pronto per essere esteso, con risultati concreti e un processo replicabile.

Il progetto ha generato impatti tangibili su più livelli:

  • Modello operativo strutturato, con ruoli chiari e responsabilità definite

  • Riduzione dell’impatto ambientale, grazie al riuso di materiali e componenti

  • Proposta di valore accessibile, utile per attrarre nuovi segmenti sensibili al prezzo

  • Allineamento strategico e operativo, con un team coinvolto e motivato
    Il percorso ha mostrato che l’innovazione sostenibile può essere concreta e replicabile, se supportata da metodo, ascolto e collaborazione.

Conclusioni

La sostenibilità non è solo una scelta etica, ma un’opportunità strategica. Se ben progettata, può generare valore per l’azienda, per i clienti e per l’ambiente. Serve metodo, ma anche il coraggio di cambiare abitudini consolidate.

Potrebbe interessarti

Dubbi prima di partire?

01

Con che tipo di aziende lavori?

02

Posso contattarti anche solo per un confronto iniziale?

03

In che situazioni intervieni di solito?

04

Che ruolo hai nei progetti?

05

Usi un metodo fisso o ti adatti al contesto?

06

Quanto dura un progetto tipo?

07

Cosa ottengono i team che lavorano con te?

08

Cosa ti differenzia da altri consulenti o facilitatori?

Validare un Modello di Business

Un modello circolare multistakholders nato da insight e test, coinvolgendo funzioni diverse in un percorso strutturato.

2023

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Testare

Sfida

La transizione verso modelli sostenibili non avviene per caso: richiede visione, metodo e collaborazione tra funzioni. Questo progetto mostra come attivare un cambiamento concreto, partendo dalle idee delle persone e arrivando a un modello operativo testato.

Un progetto strategico per ridurre l’impatto ambientale e creare nuove opportunità di business attraverso la rigenerazione di prodotti esistenti.

Un’azienda del settore delle apparecchiature professionali voleva esplorare un nuovo modello circolare, basato sulla rigenerazione dei propri prodotti. L’obiettivo era duplice: offrire un’alternativa più sostenibile e accessibile per i clienti sensibili al prezzo, e ridurre l’impatto ambientale attraverso il riuso e il remanufacturing. Ma trasformare questa visione in un modello concreto richiedeva di affrontare complessità tecniche, operative e strategiche. Sono stato coinvolto per facilitare il processo: dalla raccolta delle idee fino alla sperimentazione concreta, con un percorso basato su co-creazione, modellazione iterativa e test sul campo.

Problema

Lanciare un nuovo modello rigenerativo richiede di superare ostacoli tecnici, logistici e culturali.

L’idea di base era chiara: dare nuova vita a prodotti usati, offrendo una proposta sostenibile e più economica. Ma i vincoli erano numerosi: componenti non più disponibili per modelli datati, una logistica inversa da integrare in flussi consolidati, e l’esigenza di garantire qualità e affidabilità pari al nuovo. Inoltre, serviva coinvolgere diverse funzioni aziendali – dall’R&D alle operations, fino al commerciale – in un progetto che andava oltre i confini abituali. Il rischio era quello di rimanere nel dominio delle buone intenzioni. Per evitarlo, serviva un processo strutturato ma flessibile, capace di unire strategia e operatività.

Approccio

Dall’ascolto interno all’attivazione di un progetto strategico.

Il progetto è nato da un’attività di crowdsourcing interno, lanciata per raccogliere idee su come ridurre l’impatto ambientale. L’idea vincente – rigenerare prodotti dismessi – ha ottenuto subito il supporto della leadership. Abbiamo formato un team trasversale, con persone provenienti da R&D, operations, design, business development e vendite. Il coinvolgimento attivo dei team fin dalle prime fasi è stato decisivo per costruire un senso di ownership e allineamento.

Dalla visione al modello operativo, affrontando ostacoli concreti.

Abbiamo facilitato due workshop chiave.
Il primo, di natura strategica, ha permesso di costruire la prima versione del modello circolare, usando strumenti come:

  • Circular Business Model Canvas, per mappare flussi di valore e vincoli logistici

  • Value Proposition Canvas, per comprendere i bisogni e i benefici per i clienti

  • Scenario Planning, per anticipare criticità e opportunità future

Il secondo workshop, più operativo, ha coinvolto i team tecnici per affrontare problemi reali: componenti da sostituire, gestione dei resi, controlli qualità e processi di rigenerazione. Il confronto diretto ha generato soluzioni concrete e ha creato una base solida per passare alla sperimentazione.

Validare, ottimizzare, scalare: un percorso graduale e misurabile.

Il processo è stato strutturato in tre fasi progressive:

  • Fase 1 – Validazione tecnica: una singola unità è stata rigenerata per testare la fattibilità

  • Fase 2 – Ottimizzazione: dieci unità sono state lavorate per affinare il processo e risolvere le criticità

  • Fase 3 – Scalabilità: cento unità rigenerate per testare la ripetibilità, stimare costi e raccogliere dati
    Ogni fase ha prodotto apprendimento concreto, evidenziando opportunità di miglioramento e validando la sostenibilità del modello. Il tutto con un approccio iterativo, orientato al miglioramento continuo.

Risultati

Un modello pronto per essere esteso, con risultati concreti e un processo replicabile.

Il progetto ha generato impatti tangibili su più livelli:

  • Modello operativo strutturato, con ruoli chiari e responsabilità definite

  • Riduzione dell’impatto ambientale, grazie al riuso di materiali e componenti

  • Proposta di valore accessibile, utile per attrarre nuovi segmenti sensibili al prezzo

  • Allineamento strategico e operativo, con un team coinvolto e motivato
    Il percorso ha mostrato che l’innovazione sostenibile può essere concreta e replicabile, se supportata da metodo, ascolto e collaborazione.

Conclusioni

La sostenibilità non è solo una scelta etica, ma un’opportunità strategica. Se ben progettata, può generare valore per l’azienda, per i clienti e per l’ambiente. Serve metodo, ma anche il coraggio di cambiare abitudini consolidate.

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2023

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Sfida

La transizione verso modelli sostenibili non avviene per caso: richiede visione, metodo e collaborazione tra funzioni. Questo progetto mostra come attivare un cambiamento concreto, partendo dalle idee delle persone e arrivando a un modello operativo testato.

Un progetto strategico per ridurre l’impatto ambientale e creare nuove opportunità di business attraverso la rigenerazione di prodotti esistenti.

Un’azienda del settore delle apparecchiature professionali voleva esplorare un nuovo modello circolare, basato sulla rigenerazione dei propri prodotti. L’obiettivo era duplice: offrire un’alternativa più sostenibile e accessibile per i clienti sensibili al prezzo, e ridurre l’impatto ambientale attraverso il riuso e il remanufacturing. Ma trasformare questa visione in un modello concreto richiedeva di affrontare complessità tecniche, operative e strategiche. Sono stato coinvolto per facilitare il processo: dalla raccolta delle idee fino alla sperimentazione concreta, con un percorso basato su co-creazione, modellazione iterativa e test sul campo.

Problema

Lanciare un nuovo modello rigenerativo richiede di superare ostacoli tecnici, logistici e culturali.

L’idea di base era chiara: dare nuova vita a prodotti usati, offrendo una proposta sostenibile e più economica. Ma i vincoli erano numerosi: componenti non più disponibili per modelli datati, una logistica inversa da integrare in flussi consolidati, e l’esigenza di garantire qualità e affidabilità pari al nuovo. Inoltre, serviva coinvolgere diverse funzioni aziendali – dall’R&D alle operations, fino al commerciale – in un progetto che andava oltre i confini abituali. Il rischio era quello di rimanere nel dominio delle buone intenzioni. Per evitarlo, serviva un processo strutturato ma flessibile, capace di unire strategia e operatività.

Approccio

Dall’ascolto interno all’attivazione di un progetto strategico.

Il progetto è nato da un’attività di crowdsourcing interno, lanciata per raccogliere idee su come ridurre l’impatto ambientale. L’idea vincente – rigenerare prodotti dismessi – ha ottenuto subito il supporto della leadership. Abbiamo formato un team trasversale, con persone provenienti da R&D, operations, design, business development e vendite. Il coinvolgimento attivo dei team fin dalle prime fasi è stato decisivo per costruire un senso di ownership e allineamento.

Dalla visione al modello operativo, affrontando ostacoli concreti.

Abbiamo facilitato due workshop chiave.
Il primo, di natura strategica, ha permesso di costruire la prima versione del modello circolare, usando strumenti come:

  • Circular Business Model Canvas, per mappare flussi di valore e vincoli logistici

  • Value Proposition Canvas, per comprendere i bisogni e i benefici per i clienti

  • Scenario Planning, per anticipare criticità e opportunità future

Il secondo workshop, più operativo, ha coinvolto i team tecnici per affrontare problemi reali: componenti da sostituire, gestione dei resi, controlli qualità e processi di rigenerazione. Il confronto diretto ha generato soluzioni concrete e ha creato una base solida per passare alla sperimentazione.

Validare, ottimizzare, scalare: un percorso graduale e misurabile.

Il processo è stato strutturato in tre fasi progressive:

  • Fase 1 – Validazione tecnica: una singola unità è stata rigenerata per testare la fattibilità

  • Fase 2 – Ottimizzazione: dieci unità sono state lavorate per affinare il processo e risolvere le criticità

  • Fase 3 – Scalabilità: cento unità rigenerate per testare la ripetibilità, stimare costi e raccogliere dati
    Ogni fase ha prodotto apprendimento concreto, evidenziando opportunità di miglioramento e validando la sostenibilità del modello. Il tutto con un approccio iterativo, orientato al miglioramento continuo.

Risultati

Un modello pronto per essere esteso, con risultati concreti e un processo replicabile.

Il progetto ha generato impatti tangibili su più livelli:

  • Modello operativo strutturato, con ruoli chiari e responsabilità definite

  • Riduzione dell’impatto ambientale, grazie al riuso di materiali e componenti

  • Proposta di valore accessibile, utile per attrarre nuovi segmenti sensibili al prezzo

  • Allineamento strategico e operativo, con un team coinvolto e motivato
    Il percorso ha mostrato che l’innovazione sostenibile può essere concreta e replicabile, se supportata da metodo, ascolto e collaborazione.

Conclusioni

La sostenibilità non è solo una scelta etica, ma un’opportunità strategica. Se ben progettata, può generare valore per l’azienda, per i clienti e per l’ambiente. Serve metodo, ma anche il coraggio di cambiare abitudini consolidate.

Potrebbe interessarti

Dubbi prima di partire?

Con che tipo di aziende lavori?

Posso contattarti anche solo per un confronto iniziale?

In che situazioni intervieni di solito?

Che ruolo hai nei progetti?

Usi un metodo fisso o ti adatti al contesto?

Quanto dura un progetto tipo?

Cosa ottengono i team che lavorano con te?

Cosa ti differenzia da altri consulenti o facilitatori?